“Che cos’è l’oscurità? Quando non si vede niente,
non si capisce cosa stia accadendo
e non si trovano parole sensate da dire a chi,
invece, avrebbe tanto bisogno
proprio di quelle parole. E subito.”
Il reparto di Neuropsichiatria dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino presenta 10 anni di attività teatrale attraverso il libro che raccoglie i tre testi elaborati con Maigret & Magritte e messi in scena dagli operatori della SCDU, rappresentata nelle sue diverse professionalità.
Tre spettacoli, “Dirlo in Sillabe d’Oro”, “Non sono ancora capace a disegnare” e “La Costruzione Invisibile” che restituiscono per intero la dedizione profusa da decine di operatori sanitari, senza rinunciare a una buona dose di umorismo, leggerezza e ironia. Con la pubblicazione di questo libro si mette a disposizione di tutti un materiale drammaturgico utile a chi sentisse il bisogno di ispirarsi o promuovere progetti simili in realtà analoghe.
La materia è incandescente, da qualsiasi punto si scelga di afferrarla. Di mezzo ci sono Psiche e la sofferenza dei piccoli degenti. Intorno, le famiglie e gli operatori sanitari (medici, infermieri, maestri, professori, animatori) che quotidianamente fronteggiano questa sofferenza. Appunto: è materiale che si può narrare? Comunque, noi ci abbiamo provato. Lavorando tra appunti giornalieri, confessioni di fallimenti, frasi rubate in reparto, sfoghi d’impotenza a fine giornata, sprazzi di speranza. Cadenzati dal rituale della somministrazione dei farmaci e le attività ludiche svolte in piccole stanze, isolate dai rumori del traffico della città che preme appena fuori dale grandi finestre.
Ma questo materiale non era sufficiente per uno spettacolo, avrebbe procurato troppa sofferenza negli spettatori. Se ci immedesimiamo troppo nella loro condizione soffrendo di troppa empatia, perderemmo le nostre capacità critiche e non avremmo fatto un solo passo avanti, dopo la rappresentazione.
Bisognava aggiungere qualcosa di sacro. A questo servono le storie, le metafore, le immagini, i suoni delle parole, i paesaggi evocati. Poco per volta, a qualcosa di sacro siamo arrivati, creando i luoghi dove fare lievitare i dialoghi, creando così un contrappunto ideale a queste attese che narrano di un qualcosa che in realtà conosciamo benissimo ma preferiremmo continuare a ignorare: la sofferenza psichica non è mai un’invenzione arbitraria, ma il sintomo apparentemente stonato del vero stato di salute di una comunità. Di conseguenza, è sacra anch’essa. Va curata, certo, ma guardandoci sempre intorno con grande attenzione.
Titolo: Chissà com’è quando sorride.
Autore: Emilio Locurcio
Genere: Raccolta di testi teatrali
Editore: Maigret & Magritte
Anno: 2019
Chissà com’è quando sorride. verrà con noi al Salone del Libro di Torino 2019, Padiglione 2 Stand F87.
Presentazione con il Reparto di Neuropsichiatria dell’Ospedale Regina Margherita di Torino Lunedì 13 Maggio ore 17.30, Salone Internazionale del Libro di Torino, Arena Piemonte, Padiglione 2.