Un’isola sperduta nel Mediterraneo. Settembre. Buona parte dei turisti se ne sono andati. I pochi residenti si preparano ad affrontare l’inverno. Un costruttore di teatrini in carta lavora in una piccola casetta in cima al promontorio, conducendo un’esistenza assai spartana.
Grazie a questo lavoro, può ridurre tutto a miniatura e sentirsi in salvo. C’è un passato che preme, ma grazie alle forbicine con cui ritaglia la carta, può tenerlo lontano. Si è costruito la sua Casa dei Giochi in un luogo aspro, crudele, arcaico.
Un giorno, qualcuno scende dal traghetto ed entra nella sua Casa dei Giochi dettando nuove regole. Lui le accetta, con entusiasmo, pensando sia il proseguimento di questa nuova giovinezza posticcia. Non si accorge che, invece, qualcuno lo sta riportando violentemente alla tridimensionalità della vita reale. Convinto di essere lui a condurre il gioco, si abbandona alle proprie emozioni, perdendo ogni ritegno, finalmente felice che questo avvenga.
Intorno, l’isola: con il suo respiro millenario, sapiente ma ottuso, impermeabile a qualsiasi sottigliezza sentimentale.
Titolo: L’Isola di Carta
Autore: Emilio Locurcio
Genere: Noir
Editore: Maigret & Magritte
Anno: 2016
L’Isola di Carta è venuto con noi al Salone del Libro di Torino 2017.